Canone Rai: si pagherà in 6 rate annuali da 16, 66 euro

Canone Rai: si pagherà in 6 rate annuali da 16, 66 euro

Inserito direttamente nella bolletta per la fornitura dell’energia elettrica, il canone dovrà essere pagato solo per la prima casa e anche dagli affittuari.

Da gennaio 2016 il canone Rai si pagherà in 6 rate annuali direttamente nella bolletta elettrica a cadenza bimestrale e ogni rata avrà l’importo di 16,66 euro, per un totale di circa 100 euro all’anno.


Questa la novità prevista nella Legge di Stabilità 2016 e che viene recepita in un decreto ad hoc che dovrà essere approvato entro 45 giorni dal Ministero dello sviluppo economico. Il canone di abbonamento alla televisione pubblica dovrà essere pagato solo sulla prima casa e riguarderà anche gli affittuari per lo più le giovani coppie che abbiano trasferito la residenza uscendo dallo stato di famiglia dei genitori.


Inoltre il pagamento del canone Rai in bolletta della luce riguarderà solo i contratti domestici e non dovrà essere pagato da chi non ha la televisione né internet a casa. Proprio in merito ai controlli si ipotizza un’apposita autocertificazione che il contribuente deve inviare all’Agenzia delle Entrate in cui dichiara di non possedere la televisione e quindi di non dover pagare il canone. Certa la maxi sanzione prevista per chi non paga, fino a 500 euro, ossia cinque volte l’importo. Chi non pagherà la bolletta della luce potrà invece corrispondere il canone Rai e viceversa. Per ulteriori dettagli si attende la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.


Esplode l’interesse degli italiani per le case in condivisione

Cresce il fenomeno della condivisione in Italia dove, nell’ultimo anno, la domanda di stanze in affitto è aumentata del 65%.


Le ricerche degli utenti del portale sono passate da 1.338.861 nei primi 6 mesi del 2014, a 2.214.143 nello stesso periodo del 2015.


Nonostante l’interesse della domanda, i prezzi sono scesi del 5,3% nel corso di quest’anno, attestandosi a una media di 296 euro mensili. Valori in controtendenza nei mercati che contraddistinti da una maggiore vivacità, come Milano (1%), Roma (1,8) e soprattutto Torino (1,9%) che negli ultimi anni è divenuta polo d’attrazione per molti universitari, spodestando Bologna.


L’ufficio studi idealista segnala rendimenti in calo in 8 delle 12 città campione monitorate (quelle a maggiore vocazione universitaria), i ribassi maggiori spettano a Catania (-4,8%), Firenze (-4,1%) e Napoli (-2,2%).


Milano è la città con le stanze più care del paese, occorrono in media di 406 euro al mese.


A seguire Roma (392 euro/mese) e Firenze (340 euro/mese); prezzi leggermente sopra la media nazionale anche per Bologna (305 euro/mese) e Torino (299 euro/mese); per trovare le stanze più economiche della classifica stilata da idealista bisogna andare in Sicilia, a Catania (188 euro/mese) e Palermo 183 (euro/mese).


L’inquilino tipo della coabitazione ha in media media 29 anni (nessuna variazione rispeto allo scorso anno), vive nelle aree semi centrali o centrali delle grandi città, non fuma e non vuole animali in casa.


La città con l’età media più alta dei conviventi è Firenze (31), seguita dalle grandi città come Roma e Milano (29 anni), mentre si abbassa inevitabilmente nelle città polo di attrazione studentesca (Torino, Perugia, Pisa), dove l’età media oscilla tra i 26 e i 27 anni.


Le convivenze miste (persone di entrambi i sessi) riguardano il 45% dei casi analizzati, la percentuale scende al 39% per le coabitazioni riguardanti solo donne e al 16% quelle tra soli uomini. Quanto alle preferenze per i nuovi compagni di casa, la stragrande maggioranza degli inquilini (88%) non fa alcuna differenze di genere.


Zone d’interesse


Un numero crescente di italiani mette a disposizionela propria casa o parti della stessa per esigenze di bilancio. UnA fronte del crescente interesse da parte della domanda sono pressocchè triplicati, da un anno all’altro, gli annuci si stanze in affitto su idealista, oggi sono 9.430.


L’offerta maggiore si concentra a Roma (24%), più distanziata Milano (8,5%), mentre a Sud la regina è Catania (5,3%). Quasi la metà delle ricerche si orienta nelle grandi metropoli, le seguono più distanziate Bologna, Firenze e Torino.


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