CLIMATIZZAZIONE

CLIMATIZZAZIONE

Installare il condizionatore è il il rimedio più efficace contro il caldo torrido.
Installiamo condizionatori fissi, portatili, monosplit o dual-split e seguendovi passo passo per ottenere detrazioni sono previste

Con l’arrivo della stagione estiva, l’aria diventa calda e insopportabile, in modo particolare quando ci troviamo in ambienti chiusi, come a casa o in ufficio. La soluzione più ricercata per affrontare questo disagio è sicuramente quella di installare un condizionatore che raffreschi l’ambiente, ma il processo di scelta può essere difficile ed in molti si chiedono quanto costa effettivamente..

Affidarsi semplicemente al prezzo come parametro di scelta è un errore che in parecchi compiono e infatti, spesso può capitare che la scelta ricada su un impianto di climatizzazione non adatto alle nostre esigenze.
Esistono tantissime soluzioni e diversi tipi di impianto per tutti gli ambienti, ma prima di analizzare i tipi di condizionatore e a spiegare come installarli, è importante progettare bene l’ambiente da climatizzare.

La progettazione di un ambiente da climatizzare
La progettazione è un passaggio molto importante da fare prima di procedere con l’acquisto del condizionatore, innanzitutto perchè vengono individuate tutte le caratteristiche dell’ambiente da climatizzare, grazie alle quali saremo in grado di installare l’impianto di climatizzazione corretto.
Una buona progettazione dell’ambiente da climatizzare tiene conto di diversi fattori, partendo dalla quantità di spazio da raffrescare. Bisogna stabilire quanti sono gli ambienti che vogliamo rinfrescare e calcolarne il volume totale (espresso in metri cubi) oppure la superficie (espressa in metri quadri).

A questo punto il calcolo va eseguito attraverso il BTU (British Thermal Unit), l’unità di misura usata per la potenza dei condizionatori: 7000 BTU è la potenza necessaria per climatizzare ambienti fino a 20 mq. Altri fattori molto importanti da tener presenti nella progettazione sono:

l’esposizione degli ambienti da rinfrescare (se esposti direttamente al sole o su un lato freddo della casa)

la forma della stanza (stretta e lunga, quadrata o larga)

lo spessore delle pareti (le pareti perimetrali sottili tendono a far disperdere di più l’aria rispetto a quelle spesse)

gli ambienti confinanti della stanza da raffrescare

Condizionatore a norma e consumi
La scelta del condizionatore deve necessariamente avvenire tra gli apparecchi considerati a norma. Ciò significa che il condizionatore deve essere provvisto del marchio IMQ (Istituto Italiano Marchio di Qualità), il marchio CE (dell’Unione Europea) e il marchio Eurovent (un marchio di garanzia, non obbligatorio, assegnato ai produttori che comunicano correttamente le specifiche del prodotto che commerciano).

Un altro aspetto da osservare prima dell’acquisto sono i consumi del condizionatore. Bisogna verificare che il nostro impianto elettrico abbia una potenza sufficiente a sopportare il consumo elettrico del condizionatore sommato a tutti gli elettrodomestici che abbiamo in casa, con particolare attenzione a quelli sempre accesi, come il frigo ed il congelatore.

Se si dovesse verificare un sovraccarico della rete elettrica, bisogna provvedere alla richiesta di aumento dei Kw forniti dalla società fornitrice, che ci consentirebbero di tenere acceso il condizionatore anche in presenza di altri elettrodomestici accesi.

Nella scelta, affidatevi ad un condizionatore di classe energetica A o superiore per risparmiare energia. Come tutti gli apparecchi elettrici, il consumo di un condizionatore è calcolato su una scala di 8 lettere (da A a G, più la classe A+ che ha consumi più bassi della classe A).

Tipologie di condizionatore
Il condizionatore è una macchina progettata per sviluppare aria fredda o calda attraverso un meccanismo che prevede lo scambio d’aria con un fluido che, messo in circolazione nel circuito, cede calore ad un ambiente con lo scopo di variare positivamente o negativamente la temperatura.

Il funzionamento base di un condizionatore è strutturato secondo l’utilizzo del ciclo termodinamico che funziona grazie ad un liquido detto fluido termovettore, ossia una sostanza allo stato liquido (inizialmente gassoso) che accumula e trasporta calore, modificando la temperatura dell’ambiente. È la sostanza che viene inserita quando fate ricaricare il condizionatore.

Di solito, le componenti essenziali che possiamo trovare più comunemente nel condizionatore sono: il compressore, che agisce sul fluido termovettore aumentandone la pressione e quindi variandone la temperatura; il condensatore, che ha il compito di portare il gas del condizionatore allo stato liquido; la valvola di laminazione, che serve ad abbassare la temperatura del liquido ed a produrre aria fresca; l’evaporatore, che vaporizza il liquido. Tra le altre componenti il telecomando, per accensione/spegnimento e regolazione della temperatura o varie modalità del condizionatore, sonde, schede elettroniche etc..

Una prima distinzione tra tipologie di condizionatori può essere fatta dividendoli tra condizionatori fissi e condizionatori portatili.

Condizionatori fissi
I condizionatori fissi sono i più comuni ed efficaci per gli usi civili. Sono caratterizzati da 2 unità separate:

1. l’unità esterna del condizionatore: è la parte che viene installata esternamente che comprende il motore del condizionatore e la ventola radiale

2. l’unità interna del condizionatore: conosciuta come split, è collegata all’unità esterna tramite dei tubi attraverso i quali scorrono i fluidi e diffonde l’aria condizionata nell’ambiente per regolarne la temperatura.

Esistono 4 diverse tipologie di unità interne per condizionatore:

Il condizionatore a parete: il condizionatore a parete è il più comune delle installazioni tra le unità interne. Viene posizionato nella zona alta della parete

Il condizionatore a pavimento: il condizionatore a pavimento viene installato tipo radiatore, emanando l’aria dal basso verso l’alto

Il condizionatore a consolle: il condizionatore a consolle è ideale per installazioni a soffitto

Il condizionatore a cassetta: il condizionatore a cassetta è la soluzione adatta ad installazioni nei controsoffitti

Impianti di condizionatore monosplit, dualsplit e multisplit
I termini monosplit e multisplit sono molto frequenti nel mondo della climatizzazione. Ma cosa significano? Qual è la differenza? La differenza sta nelle unità interne dell’impianto.

È chiamato condizionatore monosplit, l’impianto che è composto da un’unità esterna e un’unità interna. Per condizionatore dualsplit s’intende quell’impianto composto da un’unità esterna alla quale sono collegate 2 unità interne. Se all’unità esterna sono collegate più di 2 unità interne allora si tratta di un impianto di climatizzazione multisplit. In questo caso la potenza dell’unità esterna deve essere sufficiente a sopportare l’utilizzo di energia delle unità interne.

L’unità esterna e quella interna sono naturalmente collegate tra di loro ed entrambe necessitano di un tubo di scarico per eliminare l’acqua che si viene a formare durante il processo di climatizzazione, a causa della condensazione.

I condizionatori fissi senza unità esterna
Di recente produzione, esistono alcuni condizionatori formati da una sola unità. Si tratta dei condizionatori senza unità esterna, che sono progettati per svolgere insieme le funzioni normalmente svolte da due unità. Il rendimento di queste macchine, naturalmente, è molto più basso dei normali condizionatori e, allo stesso tempo, i costi sono molto più elevati. Questo acquisto è consigliato per chi, ad esempio, dovesse avere difficoltà con i lavori di muratura per l’installazione di unità esterne.

Un tipo di condizionatore che rientra in questa categoria è il condizionatore monoblocco. Il condizionatore monoblocco è costituito da una sola unità, installata a parete (generalmente sotto la finestra), dotata di compressore, circuito di raffreddamento e ventola. Viene installato a parete, fisso, perchè c’è bisogno che il tubo di scarico dell’aria calda, scambiata con l’ambiente interno, scarichi all’esterno. All’esterno, quindi, non c’è un’unità esterna ma semplicemente due bocchettoni attraverso i quali passa l’aria calda.

Esistono diverse soluzioni di condizionatori monoblocco, anche di piccole dimensioni, poco invadenti e dal design elegante. I condizionatori monoblocco sono ideali per piccoli ambienti e le prestazioni energetiche sono più o meno le stesse dei condizionatori con unità esterna.

Pro e contro dei condizionatori portatili
Un’alternativa potrebbero essere i condizionatori portatili, una soluzione abbastanza ricercata. Efficaci, si, ma fino a che punto? Quali sono i pro e i contro dei condizionatori portatili?

Tra i vantaggi dei condizionatori portatili vi è sicuramente il fatto di poterli posizionare in qualsiasi stanza della casa e raffrescare ogni ambiente. La struttura di un condizionatore portatile è compatta, dotata di ruote e non necessita di particolari collegamenti, se non di una presa per l’energia elettrica. Vanno posizionati vicino ad una finestra, in modo da poter posizionare il tubo di scarico dell’aria calda all’esterno.

Il grande svantaggio dei condizionatori portatili è quello di poter raffrescare solo ambienti piccoli. Anche se esistono condizionatori portatili di ogni potenza e dimensione, il risultato non sarà mai quello di un climatizzatore classico con unità esterna, per cui questa soluzione non è adatta per raffrescare ambienti ampi, ma solo piccole stanze.

Solo freddo vs pompa di calore
Tra le tante tipologie di condizionatori, un’altra distinzione può essere fatta tra condizionatori solo freddo e condizionatori a pompa di calore.

I condizionatori solo freddo, come indica il termine stesso, sono programmati per emanare nell’ambiente aria fredda, espellendo all’esterno l’aria calda.

I condizionatori a pompa di calore, invece, durante l’inverno possono emanare aria calda, invertendo il proprio ciclo di funzionamento. Naturalmente il costo è più elevato.

Come pulire il filtro del condizionatore
Il condizionatore è dotato di un filtro dell’aria, che serve a purificare l’aria che viene immessa nell’ambiente.

Pulire il filtro del condizionatore è un operazione molto importante, che va fatta almeno una volta all’anno in maniera molto accurata, e che ci assicura di respirare aria buona e pulita. Non richiede tantissimo tempo, ma solo un po di pazienza e voglia di fare, bastano davvero pochi passi, che potete trovare in questa breve guida alla pulizia del filtro del condizionatore.

La ricarica del condizionatore
Il condizionatore, in realtà, non necessita di ricariche, in quanto teoricamente la sostanza che fa da termovettore non si consuma durante il funzionamento dell’impianto di condizionamento. Se il condizionatore non raffredda a sufficienza, significa che il gas al suo interno è diminuito a causa di una perdita, la maggior parte delle quali avvengono nelle giunzioni, e quindi, in questo caso, bisogna ricaricare il condizionatore ma soprattutto riparare i punti in cui c’è la perdita.

Fare periodicamente manutenzione sull’impianto (magari prima di ogni stagione estiva), è la strada giusta per evitare di incorrere in malfunzionamenti e grosse spese nei momenti sbagliati.

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