Nomisma, “Il mercato immobiliare si è lasciato alle spalle la crisi, ma la risalita sarà lenta”

Nomisma, “Il mercato immobiliare si è lasciato alle spalle la crisi, ma la risalita sarà lenta”

Il mercato immobiliare italiano si è lasciato alle spalle la pesante crisi degli ultimi sette anni ma la risalita sarà lenta e non priva di insidie. Incombono ancora i retaggi del passato e il loro smaltimento potrebbe generare contraccolpi negativi. Sono queste le principali conclusioni dell’Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma relativo al terzo trimestre dell’anno

Riparte il mercato del credito


Negli ultimi mesi si è visto un rinnovato interesse delle famiglie nei confronti del mercato immobiliare, accompagnato da una nuova politica delle banche, più aperte alla concessione di prestiti. L’incremento delle erogazioni, secondo l’istituto bolognese, è stata eclatante, anche se di gran lunga inferiore ai dati diffusi anche da autorevoli istituzioni nel corso dell’anno. Le surroghe e le sostituzioni sono passate dal 7,5% del 2014 al 26% del 2015, e la quota di acquisto senza ricorso al credito è scesa al di sotto del 45%. Il canale credizio rimane quindi il principale driver alla base delle ottimistiche aspettative di rilancio.


Il capitale erogato alle famiglie per i mutui nei primi sei mesi del 2015 è stato di 17,3 miliardi di euro, con un incremento di 53 punti percentuali sul primo semestrer del 2014 e di 34 sul semestre precedente. Per la seconda parte dell’ anno le previsioni ammontano a 21 miliardi di euro. Sul fronte mutui le previsioni di Nomisma per il periodo 2016-2018 sono di un progressivo consolidarsi dei mutui erogati particolarmente nel quarto trimestre 2015 e primo trimestre 2016 con tassi di crescita molto elevati. Per il 2015 l’erogato complessivo dovrebbe attestarsi a 38,2 miliardi di euro con un incremento del 58%.



Le previsioni per il 2016


Per il periodo centrale del 2016 Nomisma prevede un fisiologico rallentamento della crescita che rimarrà abbondantemente positiva anche se non più con tassi di variazione a doppia cifra. Per l’istituto bolognese le erogazioni potranno attestarsi a oltre 10 miliardi di euro a trimestre per poi raggiungere nel periodo 2017/2018 valori non dissimili a quelli raggiunti nel triennio 2009-2011.


Ma non sono da escludersi incognite e rischi, in particolare legati al peso dei crediti deteriorati. Il quadro attuale offre istituti bancari più solidi che da tempo hanno avviato un piano di accantonamenti e nuovi capitali per l’irrobustimento patrimoniale, mentre altri in numero non esiguo – presentano un’esposizione che necessita piani di intervento straordinari di durata pluriennale. Da qui i dubbi di Nomisma relativi a una capacita’ di sostegno in linea con la pressione della domanda, oltre che a potenziali ricadute sistemiche.


Domanda e offerta nelle principali città


Analizzando le 13 città monitorate, la crescita dei livelli di attività risulta uniforme e diffusa sia per le residenze che per gli immobili ad uso produttivo. La maggiore rigidità dei prezzi nel corso della crisi si riflette per Nomisma nell’ andamento anticipatorio delle quantità rispetto ai valori, con un ritardo dei secondi che tende ad ampliarsi nel tempo.


In ambito residenziale l’offerta continua a crescere nei semicentri e nelle periferie mentre si conferma stabile nelle zone di pregio e nei centri. Nomisma individua in questa dinamica la prevalenza di posizioni da liquidare anche in assenza di segnali più chiari e univoci di mercato. Timidi segnali di dinamismo si colgono nelle zone di pregio e nei centri, dove cresce la quota di giudizi di aumento delle intenzioni di acquisto dell’abitazione. Al contempo il mercato della locazione residenziale si conferma abbastanza uniforme in un confronto delle zone urbane.


È interessante notare come nelle zone di pregio e nei centri la domanda di acquisto di case che non viene soddisfatta dagli immobili presenti sul mercato sembra orientarsi verso la locazione, in attesa di un miglioramento delle condizioni di accessibilità , oltre che di qualità .

Il mercato dell’affitto


La dimensione tutto sommato esigua del mercato della locazione residenziale per Nomisma sembra rappresentare un fattore strutturale e non congiunturale. La performance più negativa è quella dei negozi, con un’offerta in costante crescita e una domanda ancora una volta in calo. Seppure in un contesto in graduale miglioramento, Nomisma nota come lo sconto praticato dall’offerta sia ancora decisamente consistente, come pure i tempi di vendita nonostante nella seconda parte del 2015 si siano leggermente ridotti. Nella seconda parte del corrente anno Nomisma ha evidenziato un’attenuazione del calo dei prezzi di abitazioni, uffici e negozi rispetto ai semestri precedenti.

Il rendimento delle locazioni


Il rendimento medio lordo annuo da locazione delle abitazioni si è¨ attestato al 5,1% in linea con quello degli uffici (5%). Sul fronte corporate, l’ esposizione verso il sistema bancario induce a ritenere che la ripresa non possa dirsi pienamente consolidata, anche se dai numeri parrebbe robusta. Da parte degli operatori prevale un giudizio stabile rispetto alle quantità immesse nel corso dell’anno sul mercato, mentre la domanda risulta ancora in calo, anche se non sono mancate indicazioni di assestamento. L’offerta si presenta stabile con l’eccezione dei centri città dove invece è¨ in crescita.


Pur non essendovi dubbi che il mercato immobiliare italiano si sia lasciato alle spalle la pesante crisi che ne aveva caratterizzato la dinamica per circa un settennio, risulta tuttora problematico definirne le prospettive a medio termine: sulla lenta e graduale risalita incombe ancora il retaggio degli eccessi del passato, il cui smaltimento non si esclude possa essere foriero di contraccolpi negativi.


CASA LOW COST A 1 EURO ; PIU’ LA RISTRUTTURAZIONE.

PRIVATI NON IN GRADO DI FAR FRONTE ALLE SPESE DI RISTRUTTURAZIONE E TASSE.


I COMUNI HANNO LA FUNZIONE DI INTERMEDIARI.


“ghost town”


Qui troverete tutti i nomi dei villaggi/città fantasma italiani e di altre parti del mondo: www.paesifantasma.com


Mancano quattro mesi alla fine dell’anno, prima che scadano i termini per la domanda dei maxi sconti fiscali sulle ristrutturazioni.


Le case sono cedute dai Comuni a 1 euro, più le spese di ristrutturazione con detrazioni sino al 65% e le spese notarili.


Si tratta di far rivivere piccoli centri abbandonati o semi abbandonati.


L’offerta può interessare pensionati, giovani coppie, gruppi di amici, aspiranti contadini, start up e comunità.


Dove?


Ecco alcuni nomi:


-Gangi, cittadina del palermitano a 1.000 metri sul mare al confine con il Parco delle Madonie, gioiello medioevale noto per la processione del Spirito Santo, in giugno.


-Salemi, valle del Belice (Tr) architettonicamente cristiana-ebraica-mussulmana.


-Carreggia Ligure, Piemonte, 60 km. da Genova, oggi con solo 85 abitanti.


-Gairo Veccio (Ogliastra), dopo la violenta alluvione del 1951 è disabitato ed è divenuto un’attrazione turistica.


-Monterano (Roma),abbandonato dopo il taccheggio delle truppe francesi (1789-1800), ospita solo set cinematografici.


-Balestrino (Savona), qui è già partito un progetto di recupero; le case sono tutte in pietra


-Calsazio (Piemonte) su e-Bay per 250.000 euro, tutto il borgo.


Narbona (Cuneo), è divenuto simbolo dello spopolamento delle montagne.


-Borgo Lupo (Catania), edificato nel 1941; oggi quasi completamente abbandonato.


I borghi abbandonati sono c.a. 6.000, la maggioranza lungo l’Appennino, Toscana compresa.


Pare che altri piccoli borghi, molti lungo gli Appennini, siano interessati a questa soluzione.


Bonus ed Ecobonus 2016, ristrutturare casa conviene ancora

Quasi certa è la proroga bonus ed ecobonus 2016 per le detrazioni fiscali in termini di ristrutturare casa (dichiarazioni dei funzionari del Ministero delle infrastrutture e dell’economia). La normativa fiscale estesa anche a condomini, edilizia pubblica, fabbricati industriali e udite udite anche alle giovani coppie in affitto che potranno a quanto pare avere un bonus per l’acquisto di mobili senza avere l’obbligo di ristrutturare casa.


La durata del bonus per le detrazioni fiscali sarà, come è stato fino ad oggi, valida per un solo anno dal 01 Gennaio al 31 Dicembre 2016, nonostante le numerose richieste ed i tavoli di discussione che volevano rendere questa detrazione fiscale, almeno per chi volesse ristrutturare casa, un legge stabile e continuativa, in virtù del fatto che si dovrebbe rilanciare anche l’edilizia nel nostro paese che ha avuto un forte crollo economico.

Pare che la sostanza di questo nuovo documento sulle detrazioni fiscali si possa concentrare in quattro principali punti che aiuteranno i giovani, le aziende, i condomini e gli interventi sul patrimonio pubblico come ad esempio scuole, asili e edilizia residenziale pubblica.


Bonus ristrutturazione ed Ecobonus per le Aziende che potranno detrarre le spese sulle costruzioni strumentali all’attività come ad esempio capannoni, magazzini, box, parcheggi, ampliamenti volumetrici ecc.

Bonus mobili per le giovani coppie che, anche senza dover ristrutturare casa, potranno avere agevolazioni sull’acquisto del mobilio ed elettrodomestici con un limite massimo di spesa pari a 10.000 euro

Ecobonus per i condomini che consentirebbe ai condomini di pagare gli investimenti in bolletta energetica, incamerando senza esborso finanziario i benefici del minor consumo energetico

Detrazioni agli interventi sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica e sugli edifici scolastica


Bonus-ecobonus-2016


Come per il 2015 quindi anche nel 2016 se approvata la legge si potranno utilizzare bonus ristrutturazione casa del 50% ed ecobonus 65% per infissi e risparmio energetico, oltre al bonus mobili. Staremo a vedere quindi come sarà messa in atto e quali saranno i vantaggi definittivi per incentivare le vendite e il settore italiano dell’edilizia oltre che per agevolare fiscalmente chi ristruttura una casa.


Le guide ufficiali per il bonus ristrutturazione ed ecobonus 2016 saranno presto messe online dall’agenzia delle entrate sul sito ufficiale.


Che tua sia un privato o un’azienda, un condomino ho un libero professionista, hai diritto ad usufruire agli incentivi bonus ed ecobonus 2016. Se devi efettuare una ristrutturazione utilizza gratuitamente il nostro sistema di preventivi che ti mette in contatto con le imprese della tua zona che possono offrirti la loro migliore quotazione.


Affitto in nero, cosa prevede la legge di Stabilità

E’ arrivato il via libera all’emendamento a prima firma Franco Mirabelli (Pd) contro l’ affitto in nero. Si tratta di una delle novità apportate dalla commissione Bilancio al Senato alla legge di Stabilità 2016, che oggi approda in Aula. Vediamo cosa prevede la norma.

Si paga solo la quota stabilita dal contratto


Il testo recita: “E’ nulla ogni pattuizione volta a determinare un importo del canone di locazione superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato”. Gli inquilini dunque dovranno pagare solo la quota di affitto stabilita dai contratti, che dovranno essere registrati entro 30 giorni.

Cosa succede in caso di nullità


Nei casi di nullità “il conduttore, con azione proponibile nel termine di sei mesi dalla riconsegna dell’immobile locato, può chiedere la restituzione delle somme corrisposte in misura superiore al canone risultante dal contratto scritto e registrato”. La misura, però, non potrà sanare le situazioni pregresse.

Nullità per le pattuizioni che derogano i limiti di durata del contratto previsti dalla legge


L’emendamento prevede inoltre la nullità di ogni pattuizione volta a derogare i limiti di durata del contratto previsti dalla legge sulle locazioni: quattro anni più quattro per i contratti standard e tre anni più due per quelli definiti sulla base di accordi locali.

La critica dell’Unione Inquilini


Tramite una nota, Massimo Pasquini, segretario nazionale Unione Inquilini, ha sottolineato che l’emendamento di fatto riproduce quanto già previsto dalla legge 431/98 ed avrà un effetto pari a zero in quanto non affronta la questione dei contratti verbali ovvero del 90% dei contratti illegali.


L’Unione Inquilini ha spiegato: “Come si evince dall’emendamento questo interviene solo sui contratti scritti e registrati per i quali si paga una somma superiore a quanto previsto dal contratto ‘scritto e registrato’ ovvero si dimostra da parte dell’inquilino di avere pagato oltre quanto pattuito. Ci sembra che la montagna abbia partorito il topolino e non capiamo l’esultanza da parte dei senatori Pd presentatori dell’emendamento. Voglio augurarmi che la Camera dei deputati sappia affrontare la questione in maniera più incisiva rispetto a emendamenti ad effetto placebo. Questo se si vuole davvero contrastare il nero”.


Tasse casa: dopo la mini-Imu, ora c’è il rischio mini-Tasi

Prima che la Tasi sulla prima casa, come previsto dalla legge di Stabilità, vada definitivamente in pensione il prossimo anno, c’e’ ancora un importante capitolo da scrivere. A dicembre infatti è previsto il pagamento della seconda rata 2015, che sembrerebbe aprire la strada alla possibilità di un conguaglio a gennaio, una sorta di mini-Tasi sulla falsa riga della mini-Imu.


Se a gennaio 2014, la cosiddetta mini-Imu turbò la vita dei contribuenti italiani alle prese con un conguaglio last minute, una sorte analogo potrebbe aspettare i proprietari di casa alle prese con l’ultima rata della Tasi. Il pasticciaccio sulle aliquote di dicembre rischia infatti di lasciare degli strascichi non proprio piacevoli.


Le aliquote per il saldo di dicembre 2015


Il pagamento della prima rata dell’Imu e della Tasi di giugno 2015 è avvenuto con le aliquote elaborate dai Comuni nel 2014. Il saldo dovrebbe essere adesso la differenza tra queste e le nuove approvate dai sindaci per il 2015. E qui nasce il dilemma. E’ stata infatti approvata una sanatoria per le delibere approvate dal 30 luglio al 30 settembre che entrerà però in vigore dal 1º gennaio 2016 e non potrebbe, in linea teorica, avere effetto sul saldo previsto per dicembre 2015.


Ecco allora che ai comuni che hanno emesso le delibre nel periodo compreso tra luglio e settembre, potrebbe essere concesso di introdurre una mini-Tasi, ovvero una rata da pagare a gennaio come conguaglio tra quanto corrisposto con le aliquote del 2014 e quelle del 2015. Secondo il sindacato Uil i comuni che potrebbero optare per la mini-Tasi da riscuotere a gennaio sono 844. Tra questi compaiono anche Napoli, Avellino, Frosinone, Mantova, Matera, Rieti, Terni, Trieste, Verbania. La buona notizia è che non sempre si tratta di aumenti.



Una soluzione nel Milleproroghe?


Per evitare quest’ipotesi e ulteriori grattacapi per i contribuenti, non si esclude l’inserimento nel decreto Milleproroghe di fine anno di una un’altra norma che consentirebbe l’applicazione immediata, per la rata di dicembre, delle aliquote approvate.


Demanio: online il terzo bando per la vendita di 9 immobili dello Stato

E’ online sul sito del Demanio il terzo bando per la vendita mediante asta pubblica di nove immobili di proprietà dello Stato. Si tratta di beni di diversa natura e tipologia presenti in cinque diverse regioni: Abruzzo, Liguria, Piemonte, Veneto e Sicilia.


La base d’asta complessiva è di circa 10 milioni e 280 mila euro e l’operazione si inserisce nel processo di ottimizzazione del portafoglio immobiliare statale. Si rivolge a diverse tipologie di investitori, in particolar modo all’imprenditoria locale.

I beni in vendita


In Abruzzo, a Pescara, è in vendita un immobile di circa 4.000 mq, ex sede di un conservatorio musicale e di una scuola media. In Liguria, nel comune di Alassio (SV), l’avviso di vendita riguarda l’intero primo piano seminterrato di un edificio, locali del secondo piano seminterrato e l’autorimessa di un edificio in via Solferino.

In Piemonte sono in vendita due palazzi nobiliari ad Agliè (TO), Palazzo Pavignano (di circa 2.454 mq coperti) e Palazzo Birago (di circa 2.193 mq coperti), entrambi situati nel centro storico della città con vista sul castello; e a Torino un fabbricato ad uso commerciale, di circa 1000 mq, in zona semi centrale. In Veneto, a Verona, il bando riguarda un compendio immobiliare a destinazione commerciale di mq. 3.150. Infine in Sicilia, va all’asta un attico di circa 200 mq con annesso garage.

Come partecipare alla gara


Per partecipare alla gara, che prevede offerte segrete e vincolanti, è necessario inviare, entro le ore 16 del 25 febbraio 2016, un’offerta economica corredata della documentazione necessaria agli uffici delle Direzioni Regionali competenti per ciascun lotto. Il giorno successivo, alle ore 10, una Commissione di gara, appositamente costituita, valuterà la conformità delle offerte pervenute. I beni verranno aggiudicati a chi presenterà l’offerta economica più alta, che dovrà essere pari o in aumento rispetto alla base d’asta prevista dal bando.


Cinque domande ai notai su: rent to buy, compravendite, aste, imposte sulla casa e mutui Cinque domande ai notai su: rent to buy, compravendite, aste, imposte sulla casa e mutui

Ecco le risposte del notaio alle domande più calde su rent to buy, compravendita, aste, imposte sulla casa e mutui

1) Rent to buy – Qual è la problematica maggiore dei contratti introdotti dallo Sblocca Italia?


La problematica del rent to buy è la non particolare vantaggiosità fiscale. Si paga infatti l’imposta sia sulla componente affitto che sulla componente di compravendita, quindi viene pagata una doppia imposta.

In quali casi il rent to buy può essere una reale opportunità?


Quando ho un’esigenza abitativa da soddisfare, ma non sono certo che comprerò la casa. In questo caso il rent to buy funziona, perché ho la possibilità di imputare parte dei canoni a conto prezzo. Se invece uno è già sicuro di volere un particolare immobile, o più che all’acquisto è interessato alla locazione, mettendosi nell’ottica del rent to buy rischia di spendere di più.

Sappiamo che il rent to buy viene visto un po’ come una via d’uscita per le persone che ritengono di non avere un reddito sufficiente per l’acquisto, cosa ne pensa?


Se queste persone non hanno un reddito sufficiente, ma prevedono che lo incrementeranno, questa può essere una soluzione. Se invece il loro reddito non è sufficiente per comprare casa, però potrebbe essere sufficiente per giustificare il rimborso di un mutuo, è molto meglio che la casa la comprino con i soldi della banca. ll rent to buy non è uno strumento per risparmiare, anzi in questo caso diventerebbe solo più oneroso.

2) Compravendita – Quali sono i rischi e le garanzie offerte al compratore per chi acquista sulla carta?


Il DL n. 122 del 2005 prevede una tutela su due fronti per gli acquirenti degli immobili in costruzione (TAIC)


1) Economico: perché copre la fase dal preliminare al momento del rogito. Occorre che il preliminare sia un atto registrato, anche non notarile, e non una scrittura privata tra le parti. In questo modo il costruttore è obbligato a fornire al futuro acquirente una fideiussione che copre tutte le somme versate a titolo di caparra e di acconto. Se il costruttore fallisce o non può portare a termine la costruzione per altri motivi, l’acquirente può avere indietro i propri soldi rivolgendosi alla banca o all’assicurazione che l’ha rilasciata (escute la fideiussione).


È importante che sia stato per lo meno già chiesto dal costruttore il permesso di costruire. In caso contrario, non vi è tutela da parte della legge.


2) Assicurazione decennale postuma: contro i vizi dell’immobile o rovina dello stesso. Per 10 anni c’è un’assicurazione che copre l’acquirente dopo il rogito, perché altrimenti l’acquirente rischia di trovarsi senza un interlocutore. Il notaio quando fa un atto d’acquisto di una casa nuova ha il compito di richiamare le parti e darne atto nel rogito così l’acquirente è tutelato.


Asta – Qual è la differenza tra asta pubblica e privata?


1) Asta pubblica: viene fatta su delega dei tribunali e riguarda le posizioni già in sofferenza. Ad esempio un immobile che proviene da un fallimento o è proprietà di un soggetto che aveva concesso ipoteca su quel bene a garanzia di un mutuo e poi non ha rimborsato il mutuo. La banca ha agito esecutivamente su quell’immobile e lo manda all’asta. Sono pubbliche perché partono dai tribunali. I notai ricevono la delega insieme ad altri professionisti e curano tutta la fase.


2) Asta privata (difficile che si tratti di un solo immobile): è una cosa molto nuova che sta appena superando la fase sperimentale. Può ricorrere a un notaio sia un privato (costruttore) che un’azienda o un Ente che ha un patrimonio immobiliare da dismettere (INPS, INAIL, un sindacato). Danno al notaio l’incarico di “banditore”, il quale comunicherà pubblicamente che in tale data si svolgerà l’asta di tali particolari lotti inseriti in questo gruppo d’immobili. Qualunque notaio che è inserito nella rete aste notarili può fare da soggetto ricevente delle offerte. Queste aste avvengono per via telematica attraverso il portale del notariato: www.notariato.it.

Mutui – Fino a che punto è legale contrarre un mutuo oltre l’80% del valore della casa?


Perfettamente legale. L’80% è una clausola all’interno della legge sul credito fondiario, che dice “erogabile in presenza di altre garanzie”. Altre garanzie potrebbero essere un’assicurazione o un altro immobile che per esempio offre un genitore. La banca valuta la capacità di reddito più della garanzia. Se c’è la garanzia accessoria data da un’assicurazione o ulteriore garanzia data da un terzo concede anche il 100%.

Tasi e Imu – Quali sono i pericoli della maggiorazione Tasi che viene di fatto scaricata sulle seconde case?


Avrà un effetto scoraggiante sui piccoli investitori. Renderà l’investimento immobiliare sempre meno appetibile. Una cosa che poi il governo vuol fare perché vuole spostare la ricchezza dall’aspetto immobiliare all’aspetto produttivo.


Nelle visure catastali debuttano i metri quadri

Agenzia delle Entrate: nelle visure catastali debuttano i metri quadri


Non solo vani. Nelle visure catastali fanno il loro debutto i metri quadri. Per 57 milioni di immobili il “documento di riconoscimento” rilasciato dall’Agenzia delle Entrate conterrà nero su bianco anche il dato relativo alle superficie. Una rivoluzione che semplifica anche il calcolo della tassa sui rifiuti.


Nel comunicato diffuso dal Fisco si legge che “L’Agenzia delle Entrate rende disponibile la superficie catastale nelle visure delle unità immobiliari censite nelle categorie dei gruppi A, B e C. Una novità che semplifica la vita ai proprietari di 57 milioni di immobili, mettendo a loro disposizione un dato finora visibile solo nelle applicazioni degli uffici”. Arriva direttamente in visura anche la superficie ai fini Tari, per consentire ai cittadini di verificare con facilità la base imponibile utilizzata per il calcolo della tassa rifiuti”.

Metri quadri visura catastale


Oltre ai dati identificativi dell’immobile (sezione urbana, foglio, particella, subalterno, Comune) e ai dati di classamento (zona censuaria ed eventuale microzona, categoria catastale, classe, consistenza, rendita), da oggi sarà riportata direttamente in visura anche la superficie catastale. E’ una semplificazione che riguarda circa 57 milioni di unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, iscritte in catasto e corredate di planimetria.

Metri quadri tariffa rifiuti


Le visure si arricchiscono di un’altra informazione importante per i cittadini: la superficie ai fini Tari, che, per le sole destinazioni abitative, non tiene conto di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza e accessorie. Ciascun proprietario avrà così a portata di mano anche questa informazione, già fornita dall’Agenzia delle Entrate ai Comuni grazie ai flussi di interscambio dati già attivi, per poter verificare la base imponibile utilizzata per il calcolo del tributo sui rifiuti.

In caso di incoerenza tra la planimetria e la superficie calcolata, inoltre, i contribuenti potranno inviare le proprie osservazioni, attraverso il sito dell’Agenzia, e contribuire quindi a migliorare la qualità delle banche dati condivise tra Fisco ed enti locali. Già dal 2013 i Comuni possono segnalare errori di superficie riscontrati su immobili presenti nella banca dati catastale.

Aggiornamento banche dati


La novità, che arriva al termine di un periodo di sperimentazione che ha coinvolto gli uffici provinciali – Territorio di Brindisi, Foggia e Ravenna, lascia al momento fuori, in attesa delle opportune verifiche nell’ambito delle attività di allineamento delle banche dati, gli immobili che presentano un dato di superficie “incoerente”. Quanto agli immobili non dotati di planimetria, che risalgono perlopiù alla prima fase di censimento del Catasto edilizio urbano, e sono di conseguenza privi anche del dato relativo alla superficie, i proprietari possono presentare una dichiarazione di aggiornamento catastale, con procedura Docfa, per l’inserimento in atti della piantina catastale. Una regolarizzazione che, per l’attuale normativa, è d’obbligo se si è intenzionati a vendere.


Ristrutturare casa usando i colori

In questo periodo di crisi gli acquisti di una casa sono diminuiti notevolmente, non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa. Non potendo cambiare casa, spesso si opta per la soluzione migliore, la ristrutturazione, e in alcuni casi anche solo per una ritinteggiatura, modificando i colori delle pareti. Questa tendenza è confermata in Inghilterra dall’incremento delle vendite delle famose vernici Farrow&Ball, che solo nell’ultimo anno sono aumentate del 30%.


Il colore può migliorare la qualità vita


Il colore può migliorare la qualità vita, e non è solo un teoria, ma è dimostrato scientificamente. I primi studi sugli effetti benefici del colore sull’umore e sulla salute risalgono addirittura agli antichi Egizi, che, per curare i pazienti, svilupparono diverse terapie basate sull’uso di stanze colorate, riti nei templi della luce e gemme preziose.


L’importanza della luce e dei colori nella nostra vita è dimostrata anche dalle piante e dai fiori: per condurre un’esistenza sana e rigogliosa hanno bisogno di luce e colore, e in caso neagativo si ammalano e appassiscono. Anche il design dei Paesi del nord, quelli in cui c’è meno luce e sole, è caratterizzato dall’uso di colori forti e di molteplici tonalità, usate sia per colorare le case, che per gli oggetti e i tendaggi protagonisti dell’arredo domestico. Questa tendenza è stimolata dalla mancanza di luce, e si è diffusa proprio per compensare la mancanza di colore, e quindi di energia psicofisica.


Dare una nuova ventata di energia ed eleganza alla tua casa è possibile anche a costi molto ridotti. Segui i consigli di Castaldi per dare nuova vita alla tua casa!

Il bianco prima di tutto


cool-interior-design-styleSe non hai una casa molto luminosa, sarebbe consigliabile usare tinte chiare, ad esempio dipingere tutte le pareti di bianco aiuta la luce a diffondersi in maniera morbida all’interno delle stanze, a valorizzare il colore degli arredi e ad amplificare l’effetto di semplicità e pulizia.


Una tenda molto opaca davanti le finestre può smussare le ombre nette e ammorbidire l’atmosfera rendendola più rilassante. Tuttavia una tinta bianca mette in evidenza tutti i difetti dell’intonaco, quindi assicuratevi che lo stato dei vostri muri non sia troppo critico.

Usa il colore su una sola parete


Prova a usare il bianco in una stanza e a dipingere una sola parete con un colore forte, ad esempio il blu: insieme ad una giusta disposizione degli arredi, la stanza ti sembrerà più accogliente e gradevole. Puoi anche usare quella parete in modo originale, ad esempio come bacheca o come libreria, abbinando delle mensole di un colore a contrasto.

Mai sottovalutare il significato dei colori


I colori di casa aiutano a farti riposare, risvegliare, pensare e rilassare meglio, anche quando non te ne accorgi. Nello scegliere una tinta per la tua casa o per una signola stanza, non sottovalutare il significato dei colori:


Nero


Rappresenta l’eleganza e l’autorità, ma non è consigliabile usarlo su tutte le pareti, assorbe la luce ed è molto vulnerabile allo sporco; prova invece a dipingere una sola parete di nero e usarla come bacheca per le tue foto, il risultato sarà eccezionale;

Grigio


È un colore neutro ma anche sofisticato; se abbinato a degli arredi in legno dal design moderno possono trasformare la tua casa in un capolavoro di architettura minimalista;

Rosso


È un colore energico ma anche aggressivo, e non è consigliabile usarlo nei luoghi in cui dovrebbe regnare il relax, ad esempio la camera da letto. Può essere invece un modo per fsr rinascere di nuova energia la tua cucina o il bagno;

Giallo


Aiuta la concentrazione (ottimo per uno studio) e da un tocco di simpatia all’ambiente: consigliato nella camera dei bambini ma anche in cucina, abbinato ai toni caldi come rosso e arancio;

Verde


È il colore della natura, trasmette freschezza, calma e benessere; ottimo per un bagno molto grande con rivestimenti in pietra o pavimenti in legno dal sapore orientale, ma anche per una camera da letto con decorazioni floreali;

Blu


È il colore dell’oceano e del cielo: pacifico e simbolo di lealtà, è l’ideale per uno studio o un luogo di relax;


Viola


Simboleggia il lusso ed è un colore romantico: se volete dare un tocco di glamour al vostro bagno allora è il colore che fa per voi;


Marrone


Trasmette affidabilità, solidità ed è un colore genuino, molto spesso usato per gli esercizi commerciali.


Attenti alle esagerazioni


Scegliere un colore molto saturato non è facile, può trasformare radicalmente l’aspetto di una stanza e rendere più o meno gradevole la permanenza al suo interno, inoltre potrebbe non dialogare bene con gli arredi: se sei indeciso usa colori chiari e poco saturati, come i colori pastello.


Mutui, surroghe al 66,6% nel 2015

Sul fronte dei finanziamenti i dati più recenti parlano di erogazioni in aumento, ma a registrare un vero e proprio boom sono le surroghe. Nei primi dieci mesi del 2015 i mutui surroga si attestano al 66,6% delle erogazioni totali, seguiti con il 27,4% dai mutui per acquisto della prima casa, in calo rispetto allo stesso periodo del 2014. A renderlo noto l’Osservatorio sul mercato dei mutui di MutuiOnline.it.

Tasso fisso batte tasso variabile


In base a quanto emerso dal rapporto, tra le forme di mutuo maggiormente erogate nel periodo gennaio-ottobre 2015 si è confermato il tasso fisso con il 75,2% delle sottoscrizioni rispetto al tasso variabile per il quale si è registrato il 22,8%, in calo rispetto al secondo semestre del 2014.

Durata e loan-to-value


La maggioranza dei mutui erogati ha una durata di 20 anni (28,1%) e di 15 anni (22%), mentre l’importo medio è stato pari a 117.197 euro, in calo rispetto al secondo semestre del 2014 (121.798 euro). Il rapporto ha poi evidenziato che ammonta al 26,5% la richiesta di mutui per le classi di loan-to-value tra il 71 e l’80% del valore dell’immobile, con il 19,4% dei mutui effettivamente erogati.

Al Centro il 41% delle erogazioni


A livello di localizzazione geografica, i mutui erogati si sono distribuiti per il 38,9% nel Nord Italia, seguiti dal Centro con il 41%, dal Sud (14,3%) e dalle Isole (5,8%).


Sede Legale

Strada Mongina,2 Moncalieri

Tel. (+39) 011.2631481

Mail: malmtorino@gmail.com

Uffici e Magazzino

Via Manzoni,5  Moncalieri

Tel. (+39) 011.2631481

Mail: malmtorino@gmail.com

I signori clienti si ricevono solo su appuntamento.

FOLLOW US

Copyright Malm Srl© All Rights Reserved.